Il processo di apertura dei dati pubblici si scontra, in Italia, con una serie di difficoltà giuridiche. Senza una legge nazionale che coordina e impone determinate azioni a tutte le Pubbliche Amministrazioni, nel nostro paese la diffusione degli Open Data avviene “a macchia di leopardo”. Diversamente dal common law che prevede il right to know (diritto di conoscere), la legge in Italia sancisce il need to know: chi vuole vedere le “carte” deve dimostrare di avere l’interesse a farlo. E’ dunque l’Amministrazione che concede l’utilizzo dei dati, non basta che sia il cittadino a richiederli. Un altro ostacolo viene dalla normativa sulla privacy, in Italia particolarmente restrittiva, che ha introdotto la curiosa distinzione tra dato pubblico e dato pubblicabile.
Ernesto Belisario, avvocato, esperto in diritto delle nuove tecnologie e di diritto amministrativo, si occupa, fra le altre cose, del processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. E’ docente presso l’Università degli Studi della Basilicata, e autore del libro “La nuova Pubblica Amministrazione Digitale†edito da Maggioli.
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