La liberazione di dati e archivi nel pubblico dominio risponde a due fondamentali bisogni: a) migliorare la trasparenza e favorire la responsabilità nella gestione della cosa pubblica; b) costruire giacimenti di informazioni (che sono state prodotte con risorse pubbliche e quindi sono di tutti) grazie ai quali è possibile realizzare servizi, applicazioni e prodotti. Come fare per tradurre questi argomenti in un progetto politico e in un progetto di governo?
Nicola Mattina, consulente di direzione, fondatore di Elastic, un’agenzia di relazioni pubbliche specializzata in social media, e del Club dei Media Sociali; scrive su Nova 24 (Il Sole 24 Ore).